Perché la libera professione non è più attrattiva per i giovani neolaureati?

Riportare i giovani a scegliere la libera professione. Questa la sfida più urgente e importante che il mondo del lavoro autonomo dovrà affrontare nei prossimi mesi con l’aiuto delle istituzioni, Ordini professionali in primis e del sistema universitario.
A cura di Daniela Mulas
10/11/2023
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Che la libera professione non sia più attrattiva per i giovani in Italia è purtroppo una certezza. Un libero professionista è di fatto un imprenditore: si procura i clienti, svolge il lavoro, si fa pagare. Un giovane professionista impara molto presto che la parte più difficile non è fare il lavoro, ma farsi pagare, per questo i laureati della generazione Erasmus rifuggono la libera professione e ciò accade anche l’Italia. Il numero dei neolaureati che sceglie la libera professione è infatti costantemente in calo a favore del lavoro dipendente. Sembra evidente che in cima alla lista della riluttanza a mettersi in proprio ci sia proprio il timore dei giovani, dettato dalle grandi probabilità di insuccesso. In tempi di crisi i giovani preferiscono acquisire lo status di dipendenti: meno responsabilità e soprattutto meno rischi.

Redditi in continua contrazione, fiscalità penalizzante e una burocrazia asfissiante spostano inevitabilmente l’ago della bilancia verso forme di lavoro dipendente. Soluzioni alla crisi? Primo: semplificazione fiscale e normativa; accesso agevolato al credito; incentivi per le start up professionali e nuove tecnologie digitali; credito d’imposta sugli investimenti in beni strumentali, tutele di welfare contrattuale e politiche che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e lavoro Secondo: torniamo a guardare alla qualità del lavoro e non al massimo ribasso negli appalti pubblici. Puntando a coltivare in casa nostra le competenze necessarie al rilancio del Paese. Terzo: per evitare di disperdere il patrimonio di competenze che da sempre ha sostenuto il sistema produttivo e sociale italiano, serve un piano straordinario di ampio respiro, che parta dalla riorganizzazione dei corsi di laurea. Sono solo alcune delle misure che possono creare un ambiente favorevole per attrarre le nuove leve verso la libera professione. A monte, infatti, occorre risolvere altre annose questioni che si trascinano da troppo tempo e ripristinare le condizioni di parità tra il lavoro autonomo e dipendente, incrementando le tutele dei soggetti meno garantiti e rimuovendo tutti i vincoli che impediscono al libero professionista di accedere agli incentivi e alle misure di sostegno previsti dal legislatore.

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