La segnalazione del primo caso autoctono di West Nile Virus (WNV) in Italia nel 2024

05/07/2024
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Sebbene la stragrande maggioranza delle persone infette non manifesti sintomi o sviluppi solo una forma lieve della malattia, il caso di Modena ci ricorda che il WNV rappresenta un pericolo reale per la salute umana e animale.

L'entrata in vigore il 15 gennaio 2020 del Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi 2020-2025 rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro le arbovirosi, in particolare il virus West Nile e Usutu. Questo piano, nato da una visione olistica della salute che integra la salute umana, animale e l'ambiente, rappresenta un esempio concreto di applicazione del paradigma One Health.

Il Piano si distingue per la sua complessità e per l'adozione di un approccio multidisciplinare e intersettoriale. Tra i suoi obiettivi principali troviamo:

  • il rilevamento precoce della circolazione del virus West Nile negli insetti vettori, negli uccelli e negli equidi;
  • l'attuazione tempestiva di tutte le misure disponibili per prevenire la trasmissione del virus all'uomo e agli animali;
  • la riduzione della diffusione del virus attraverso il controllo del vettore, la comunicazione del rischio, la sensibilizzazione della popolazione e la tutela delle donazioni di sangue, emocomponenti e organi;
  • la sorveglianza integrata medico-veterinaria: l'elemento chiave.

Un aspetto centrale del Piano è la sorveglianza integrata medico-veterinaria. Questa sorveglianza congiunta permette di monitorare il virus in modo più efficace e di mettere in
atto misure di controllo più mirate. La collaborazione tra medici e medici veterinari è fondamentale per la tutela della salute degli esseri umani e animali.
Il Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi 2020-2025 rappresenta un modello da seguire per affrontare future sfide legate alle malattie trasmesse da vettori. Il suo approccio olistico e multidisciplinare può essere applicato con successo ad altre malattie, contribuendo a migliorare la salute pubblica e animale a livello globale.
Nonostante gli sforzi espressi dalle autorità sanitarie, la responsabilità individuale rimane un tassello fondamentale nella lotta contro le arbovirosi. Adottare comportamenti consapevoli, come eliminare i ristagni d'acqua, utilizzare repellenti e indossare indumenti adeguati, rappresenta un contributo essenziale per prevenire la diffusione del virus.
La lotta contro le arbovirosi richiede un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti: cittadini, istituzioni, professionisti sanitari e medici veterinari. Solo attraverso la collaborazione e la condivisione delle informazioni è possibile tutelare la salute pubblica e animale in modo efficace.

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