La segnalazione del primo caso autoctono di West Nile Virus (WNV) in Italia nel 2024
La segnalazione del primo caso autoctono di West Nile Virus (WNV) in Italia nel 2024
Sebbene la stragrande maggioranza delle persone infette non manifesti sintomi o sviluppi solo una forma lieve della malattia, il caso di Modena ci ricorda che il WNV rappresenta un pericolo reale per la salute umana e animale.
L'entrata in vigore il 15 gennaio 2020 del Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi 2020-2025 rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro le arbovirosi, in particolare il virus West Nile e Usutu. Questo piano, nato da una visione olistica della salute che integra la salute umana, animale e l'ambiente, rappresenta un esempio concreto di applicazione del paradigma One Health.
Il Piano si distingue per la sua complessità e per l'adozione di un approccio multidisciplinare e intersettoriale. Tra i suoi obiettivi principali troviamo:
- il rilevamento precoce della circolazione del virus West Nile negli insetti vettori, negli uccelli e negli equidi;
- l'attuazione tempestiva di tutte le misure disponibili per prevenire la trasmissione del virus all'uomo e agli animali;
- la riduzione della diffusione del virus attraverso il controllo del vettore, la comunicazione del rischio, la sensibilizzazione della popolazione e la tutela delle donazioni di sangue, emocomponenti e organi;
- la sorveglianza integrata medico-veterinaria: l'elemento chiave.
Un aspetto centrale del Piano è la sorveglianza integrata medico-veterinaria. Questa sorveglianza congiunta permette di monitorare il virus in modo più efficace e di mettere in
atto misure di controllo più mirate. La collaborazione tra medici e medici veterinari è fondamentale per la tutela della salute degli esseri umani e animali.
Il Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi 2020-2025 rappresenta un modello da seguire per affrontare future sfide legate alle malattie trasmesse da vettori. Il suo approccio olistico e multidisciplinare può essere applicato con successo ad altre malattie, contribuendo a migliorare la salute pubblica e animale a livello globale.
Nonostante gli sforzi espressi dalle autorità sanitarie, la responsabilità individuale rimane un tassello fondamentale nella lotta contro le arbovirosi. Adottare comportamenti consapevoli, come eliminare i ristagni d'acqua, utilizzare repellenti e indossare indumenti adeguati, rappresenta un contributo essenziale per prevenire la diffusione del virus.
La lotta contro le arbovirosi richiede un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti: cittadini, istituzioni, professionisti sanitari e medici veterinari. Solo attraverso la collaborazione e la condivisione delle informazioni è possibile tutelare la salute pubblica e animale in modo efficace.