Commissione UE - Pubblicata la relazione annuale dell'Alert and Cooperation Network

16/09/2024
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La Commissione UE ha pubblicato la relazione annuale sulle attività della Rete di allerta e cooperazione (ACN) che facilita lo scambio di informazioni amministrative e la cooperazione tra gli Stati membri sui controlli ufficiali nella catena agroalimentare.
Una sezione è dedicata al commercio illegale e i movimenti di cani e gatti per il quale nel 2023, sono state create direttamente nel Agri-Food Fraud Network 414 notifiche di frode mentre sono state notificate 87 non conformità, di cui 45 rappresentavano un sospetto. I Paesi che hanno creato il maggior numero di notifiche sono stati Germania, Austria, Slovenia, Belgio e Italia. Per quanto riguarda l'origine degli animali, i principali fornitori all'interno dell'UE sono stati Romania, Ungheria, Polonia e Bulgaria. Il 37% delle notifiche ha riguardato animali provenienti direttamente da Paesi terzi, principalmente da Bielorussia/Russia, Ucraina, Serbia e Turchia.

Queste notifiche riguardavano prevalentemente violazioni gravi, come la falsificazione di documenti (passaporti UE per animali da compagnia, certificati sanitari, risultati della titolazione anticorpi la rabbia), con conseguenti informazioni false sull'età, l’origine o la vaccinazione antirabbica di cani e gatti. Altre 72 notifiche sono state relative agli animali pubblicizzati e acquistati attraverso piattaforme online, che attualmente rappresentano il principale canale di vendita. Inoltre, 114 notifiche hanno evidenziato problemi di benessere degli animali a livello transfrontaliero, nonostante la natura non obbligatoria della dichiarazione di benessere degli animali.

L'azione esecutiva dell'UE sul commercio illegale di cani e gatti, lanciata nel luglio 2022 dalla DG SANTE, si è conclusa nel luglio 2023 ma il numero di notifiche relative al commercio illegale e ai movimenti di cani e gatti è rimasto stabile e ha continuato a rappresentare una percentuale significativa delle notifiche di frode nella seconda metà dell'anno. Il numero di notifiche relative al commercio illegale e ai movimenti di cani e gatti è rimasto stabile e ha continuato a rappresentare una percentuale significativa delle notifiche di frode nella seconda metà dell'anno. L’azione è stata condotta dalla Rete europea per le frodi agroalimentari e ha coinvolto, oltre agli esperti di salute e benessere degli animali, i funzionari di frontiera e doganali, le autorità fiscali, Europol e le forze dell'ordine (nell'ambito del programma EMPACT Envicrime sul commercio illegale di animali da compagnia).
La collaborazione con le dogane è stata sostenuta dalla DG TAXUD e  per la prima volta, le associazioni europee per il benessere degli animali (Eurogroup for Animals, EU Dog & Cat Alliance, FOUR PAWS) hanno partecipato al progetto e sono state invitate a partecipare a un'azione di controllo coordinata. L'azione ha confermato che una percentuale significativa di commercianti abusa della legislazione UE sui movimenti non commerciali di animali da compagnia per mascherare le attività commerciali, approfittando di norme di controllo meno severe ed eludendo la tassazione, poiché l'attuale legislazione consente ai proprietari di animali domestici di viaggiare con un massimo di cinque animali in un quadro di controllo e di tassazione più flessibile.
Si sospetta inoltre che alcuni rifugi o associazioni per la protezione degli animali approfittino del loro status per allevare o commerciare illegalmente cani provenienti da Paesi extracomunitari attraverso annunci e vendite online per una “tassa simbolica” di poche centinaia di euro per coprire i presunti costi di trasporto di euro per coprire i presunti costi di trasporto o di cura.

Fonte: 
Commissione UE
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