Elezioni Ordini provinciali dei medici veterinari: l’importanza di esserci
Elezioni Ordini provinciali dei medici veterinari: l’importanza di esserci
Come per le precedenti tornate elettorali, il Ministero della Salute ha invitato le Federazioni nazionali ad impartire le necessarie istruzioni agli Ordini territoriali affinché provvedano, nel rispetto della normativa vigente, alla predisposizione delle misure organizzative necessarie ad assicurare il regolare svolgimento delle elezioni in oggetto.
FNOVI si è resa parte diligente e, nell’ambito dei suoi compiti di indirizzo, coordinamento e supporto amministrativo, ha predisposto e condiviso uno strumento di consultazione circa i principali adempimenti legati allo svolgimento delle prossime operazioni di voto.
Ma per rivitalizzare questi importanti Enti di autogoverno professionale non basterà dare solo una prova di efficienza amministrativa, ma occorrerà impegnarsi per riavvicinare i professionisti alla vita dei loro Ordini, restituendo a questi ultimi il ruolo centrale che dovrebbero avere nella tutela e nello sviluppo della professione.
Da qualche tempo si assiste ad una disaffezione per le vicende ordinistiche e tradizionalmente alle elezioni vanno a votare pochissimi iscritti. La partecipazione al voto ordinistico è davvero bassa, oltre ogni limite immaginabile: occorre invertire questa tendenza e trovare invece il modo di promuovere maggiormente la partecipazione degli iscritti.
A ridosso delle prossime elezioni formulo l’auspicio che l’intero corpo elettorale partecipi ad un processo che altrimenti non sarebbe propriamente definibile “democratico” e non ho dubbi nell’aderire alla tesi di chi ritiene il voto alla stregua di un dovere rispetto a chi lo vede come un diritto liberamente esercitabile o meno.
Ritengo che partecipare alla consultazione elettorale possa significare avere piena consapevolezza che l’Ordine è un’istituzione di autogoverno di una professione intellettuale riconosciuta dalla legge, che il compito principale del sistema ordinistico è la tutela dei cittadini in relazione a prestazioni professionali che, essendo di tipo intellettuale, non sono sempre valutabili secondo standard normativi rigorosi; che la funzione primaria degli Ordini professionali è quella di evitare eventuali esercizi illegittimi di professioni regolamentate.
Partecipare alla consultazione elettorale significherà aver compreso la natura che gli organismi ordinistici hanno di enti sussidiari dello Stato deputati a tutelare gli interessi pubblici garantiti dall’ordinamento e connessi all’esercizio professionale.
Concludo rivolgendo un messaggio a tutti i colleghi: andiamo a votare! Oltre ad essere un nostro diritto è anche un dovere ontologico nei confronti della comunità civile.
Votare può voler dire riuscire a incidere sul futuro di una professione che sta cambiando.