GIU’ LE MANI DALLE NOSTRE RICETTE
GIU’ LE MANI DALLE NOSTRE RICETTE
Sembrava ormai sciolto da tempo il nodo della ricetta Elettronica e della relativa o meno fatturazione. La libertà di scelta del medico veterinario nei confronti di una richiesta di onorario o meno per l’emissione della ricetta resta un diritto sacrosanto. Non solo, ma come ha chiarito a suo tempo il Ministero della Salute, la ricetta veterinaria elettronica non è in alcun modo correlata all’emissione di una fattura elettronica. La sentenza della Corte di Cassazione n. 21972 del 28.10.2015, dirimeva la questione relativa a prestazioni rese gratuitamente giustificando pienamente l’atto purché in “rapporto di minoranza rispetto al totale di quelle rese e che siano caratterizzate dalla semplicità delle stesse”. Appare chiaro pertanto che il medico veterinario, nell’atto delle sue attività professionali possa inconfutabilmente decidere o meno di erogare alcune prescrizioni gratuitamente.
Chiaramente, se da un lato la gratuità dell’atto stesso resta una scelta del medico veterinario spesso correlata alla tipologia di proprietario, paziente e/o caso clinico, dall’altro allo stesso modo occorre sottolineare che la gratuità non è un obbligo cui il cliente debba appellarsi. La professionalità del medico veterinario, la cura che egli infonde ogni giorno nella propria attività sui nostri animali, non deve essere mai messa in discussione, sminuita né tantomento richiesta.