MINISTERO DELLA SALUTE - Focolai di Influenza Aviaria da sottotipo H5N1: aggiornamento della situazione epidemiologica e delle indicazioni di sanità pubblica

30/01/2025
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Il Ministero della salute ha inviato una dettagliata circolare con l'aggiornamento della situazione epidemiologica  precisando che tra il primo  settembre 2024 e il 20 gennaio 2025 sono stati confermati 339 focolai di Influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) nei volatili domestici e 676 casi negli uccelli selvatici, in Europa. Per quanto riguarda i mammiferi a partire da marzo 2024 si è riscontrata per la prima volta la circolazione di influenza aviaria HPAI A(H5N1) nelle vacche da latte determinando un’epidemia che, in base alle informazioni più recenti disponibili (17 gennaio 2025), ha coinvolto 929 allevamenti in 16 Stati degli Stati Uniti d’America (USA)1. Questi casi sono associati ad eventi di trasmissione da bovino a bovino ma anche da bovino ad altri mammiferi (es. gatto) o specie aviarie.
La diffusione secondaria tra i bovini sembra essere ascrivibile alla contaminazione degli strumenti per la mungitura del bestiame e non alla trasmissione aerogena. Inoltre, ad ottobre 2024 è stato riscontrato in Oregon il primo caso di positività al virus A(H5N1) in un suino appartenente a un’azienda agricola che ospita pollame, bestiame e suini. In base alle informazioni disponibili, non sono emerse modifiche del virus A(H5N1) che possano suggerire un aumento della sua trasmissibilità all’uomo.

La circolare dettaglia rischi di esposizone, musure di sanità pubblica e fornisce indicazione sul tracciamento, sorveglianza attiva, etc. 

La circolare informa che in data 16 ottobre 2024 si è riunito il “Gruppo di esperti per la definizione del funzionamento della rete nazionale dei laboratori pubblici umani e veterinari per l’individuazione precoce della circolazione di ceppi di virus influenzali a potenziale zoonotico”, previsto nell’ambito del Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023, per un aggiornamento sulla situazione epidemiologica a livello nazionale e internazionale e per valutare il rischio di spill-over all’uomo. In base alle principali evidenze internazionali, al momento disponibili, sui virus circolanti negli allevamenti in Italia e in altre parti del mondo, le infezioni umane rimangono rare e non associate a eventi di trasmissione sostenuta da persona a persona; in Italia non sono stati rilevati casi di H5N1 nell’uomo. Attualmente, quindi, gli esperti hanno valutato che il rischio di contrarre un’infezione da virus dell’influenza aviaria HPAI H5 del clade 2.3.4.4b rimane basso per la popolazione generale. Per coloro che sono esposti ad animali infetti o a materiali contaminati (es. personale che lavora nei focolai di HPAI) nel territorio nazionale, il rischio di infezione viene valutato da basso a moderato. 

Fonte: 
Ministero della Salute
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