Professioni sanitarie: via libera dal Cdm alla riforma

08/09/2025
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Il Consiglio dei ministri ha approvato due disegni di legge-delega che avviano un profondo processo di riforma delle professioni sanitarie. Con riferimento alla riforma della disciplina degli ordinamenti professionali, il disegno di legge, approvato su proposta del Ministro del lavoro Marina Calderone e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, contiene la delega al Governo per la riforma degli ordinamenti professionali. L’obiettivo del provvedimento è di avviare una revisione e un riordino organici delle normative vigenti, garantendo una maggiore coerenza e modernizzazione del sistema delle professioni, in linea con gli standard europei.

Tra gli aspetti principali della delega, che dovrà essere attuata entro 24 mesi, si segnala la previsione di:

- una revisione della formazione continua e del tirocinio, da rendere più aderenti alle esigenze del mercato del lavoro. Si prevede inoltre di riorganizzare la disciplina del tirocinio professionale, anche in ottica di snellimento e ottimizzazione dei percorsi di accesso alle professioni;

- una revisione della disciplina delle società tra professionisti (STP), con particolare riferimento alle modalità di iscrizione agli Albi professionali e al registro delle imprese, al fine di semplificare le procedure e favorire nuove forme di esercizio della professione;

- la promozione del ricambio generazionale e misure per favorire la trasparenza e la rappresentanza di genere e la meritocrazia negli organi professionali.

Con riferimento al testo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, approvato su proposta del Ministro della Salute Orazio Schillaci con procedura d’urgenza e collegato alla legge di bilancio per il 2025, si mira a un’ampia rimodulazione dell’attuale sistema delle professioni sanitarie, sia dal punto di vista formativo che ordinistico.

L’obiettivo è quello di rafforzare l’attrattività del Servizio sanitario nazionale e di garantire elevati standard di qualità e sicurezza delle cure. Tra le principali previsioni vi è una complessiva rimodulazione del sistema formativo, con l’avvio di un processo di aggiornamento dei percorsi di studio delle professioni sanitarie, al fine di renderli più adeguati alle esigenze della sanità moderna e integrati con le nuove tecnologie. Il disegno di legge affronta anche il tema della responsabilità professionale: le prestazioni sanitarie dovranno essere basate su linee guida o buone pratiche scientifiche, con la responsabilità penale limitata ai soli casi di colpa grave.

La Federazione nazionale ha espresso apprezzamento per i disegni di legge licenziati.

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