Medici Veterinari: la prima linea nella difesa dalla resistenza antimicrobica e dalle zoonosi

Medici Veterinari: la prima linea nella difesa dalla resistenza antimicrobica e dalle zoonosi

La Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) è impegnata da tempo a richiamare l'attenzione di tutti i medici veterinari sulla necessità di rafforzare il nostro ruolo di sentinelle della salute globale. In un mondo dove i confini sanitari sono sempre più labili - un concetto ben espresso dal tema "Nuove Geografie" prescelto per l'imminente appuntamento One Health Award 2025 di Teramo - la prevenzione delle malattie e il controllo dei farmaci non sono solo responsabilità professionali, ma atti di sanità pubblica.
Siamo infatti la prima linea nella difesa dalla resistenza antimicrobica e dalle zoonosi. L’AMR rappresenta una delle minacce più gravi e in espansione per la salute di uomini e animali. Il Medico Veterinario, in qualità di prescrittore e garante della salute animale, è un attore fondamentale in questa battaglia. È imperativo continuare a promuovere e applicare rigorosamente i protocolli per l'uso prudente degli antibiotici in allevamento e negli animali da compagnia, a tutela dell'efficacia terapeutica a lungo termine. Inoltre, il monitoraggio e la diagnostica rapida delle resistenze sono essenziali, poiché la nostra attività di sorveglianza integrata fornisce dati cruciali per le strategie nazionali di contenimento.
Parallelamente, l'emergenza di nuove malattie infettive e la recrudescenza delle zoonosi sono una diretta conseguenza delle interazioni sempre più strette tra uomo, animali domestici e fauna selvatica, aggravate dai cambiamenti ambientali. In questo contesto, la competenza veterinaria in epidemiologia, virologia ed ecologia delle malattie è insostituibile per: identificare i focolai e i serbatoi di infezione prima che il salto di specie si verifichi o si diffonda; garantire la sicurezza degli alimenti di origine animale; e implementare misure di biosicurezza efficaci.
FNOVI sostiene con forza che la formazione continua e la collaborazione interprofessionale siano gli strumenti chiave per navigare in queste "Nuove Geografie" della salute, assicurando che l'Italia mantenga un alto livello di preparazione e risposta alle crisi sanitarie.
La nostra vigilanza quotidiana è la protezione più efficace per tutti.