Una sola salute per un futuro sostenibile: il ruolo del medico veterinario nel Rapporto ASviS 2025
Una sola salute per un futuro sostenibile: il ruolo del medico veterinario nel Rapporto ASviS 2025

Presentato alla Camera dei Deputati il 22 ottobre 2025, il Rapporto ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) rappresenta un importante momento di riflessione sullo stato della sostenibilità in Italia, ma anche un campanello d’allarme. I dati mostrano un Paese che avanza con lentezza verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030: alcuni ambiti migliorano solo marginalmente, mentre altri, come la povertà, gli ecosistemi e la governance, arretrano. In questo scenario, FNOVI richiama la necessità di un profondo cambiamento culturale e operativo, che superi la frammentazione e promuova una visione integrata della sostenibilità.
Per FNOVI, la sostenibilità non è un obiettivo accessorio delle politiche pubbliche, ma il presupposto stesso della salute e del benessere collettivo. È un principio che trova piena espressione nel paradigma “One Health”, secondo il quale la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente costituisce un unico sistema interdipendente. Le sfide globali – dalle zoonosi all’antimicrobico- resistenza (AMR), dalla perdita di biodiversità al cambiamento climatico – richiedono un approccio unitario, fondato sulla cooperazione interdisciplinare e sulla responsabilità condivisa.
In questa prospettiva, il medico veterinario assume una centralità che va oltre la dimensione tecnica. È un presidio di sostenibilità, garante della sicurezza alimentare e della salute pubblica, promotore del benessere animale e della gestione responsabile delle risorse naturali. Ogni suo intervento – dal controllo delle filiere produttive alla prevenzione delle malattie, dalla sorveglianza sanitaria alla tutela degli ecosistemi – contribuisce concretamente al raggiungimento di diversi SDGs, in particolare quelli relativi alla salute (SDG 3), alla produzione e consumo responsabili (SDG 12), all’azione per il clima (SDG 13) e alla vita sulla terra (SDG 15).
Il Rapporto ASviS 2025 evidenzia inoltre un deficit di governance e di coordinamento delle politiche per la sostenibilità, un aspetto che FNOVI considera prioritario. Senza un approccio integrato, i progressi rischiano di restare parziali e discontinui. Serve una governance intersettoriale che unisca salute pubblica, agricoltura, ambiente e formazione, riconoscendo nella prevenzione un investimento strategico. La medicina veterinaria, per sua natura, opera nella prevenzione: evitare una zoonosi, una crisi alimentare o un’emergenza ambientale significa tutelare non solo la salute, ma anche l’economia e la coesione sociale.
La sostenibilità, come sottolinea il Rapporto, è anche una questione di cultura e conoscenza. Occorre investire nella formazione universitaria e continua dei medici veterinari, affinché i temi della sostenibilità, del benessere animale e della salute ambientale siano pienamente integrati nella pratica professionale. Allo stesso tempo, è necessario rafforzare la comunicazione scientifica, contrastare la disinformazione e restituire fiducia nella scienza e nelle istituzioni. Il Rapporto ASviS 2025, dunque, non è solo un bilancio, ma una chiamata all’azione. Per i medici veterinari rappresenta un invito a consolidare il proprio ruolo sociale e istituzionale, riaffermando che non esiste sostenibilità senza salute, e che la salute stessa nasce dall’equilibrio tra uomo, animale e ambiente. Solo partendo da questa consapevolezza sarà possibile costruire un futuro in cui sviluppo economico e benessere collettivo procedano insieme, come parte di un unico progetto di civiltà condivisa.